Naufragio con spettatore, 1974-2004

Questo evento si è tenuto nel passato

A differenza di quanto sostenuto con la retrospettiva del 1999 al Guggenheim di New York, questa mostra indaga fino a che punto la cultura italiana, e in particolare quella partenopea, hanno costantemente, se pur tortuosamente,nutrito l’arte di Francesco Clemente.

Per più di trent’anni Clemente ha continuato a “salpare” dal suo luogo natale (verso Roma, l’India, gli Stati Uniti) per poter poi lentamente intrecciare percorsi che lo riconducessero sempre a casa.

Infatti è la storia di Napoli e dell’Italia, paese che l’artista costantemente si è lasciato alle spalle, il vero motore che le sue opere sottendono.

Allo scopo di rendere visibile una tale ampia mappa di viaggi geografici e mentali – che Clemente ha rivelato dopo aver navigato con tanti andirivieni per anni – questa mostra sarà organizzata in otto sezioni che copriranno la produzione dell’artista dal 1974 al 2004.

Protagonista sin dalla fine degli anni Settanta della Transavanguardia (movimento teorizzato da Achille Bonito Oliva) , Francesco Clemente ha poi maturato un profilo artistico sempre più solitario e innovativo che ne ha accresciuto la fama a livello internazionale.

Navigando sulla superficie senza tracciati del mare, chiuso nella nave della sua opera, al sicuro, Clemente cominciò a poco a poco a sbirciare in direzione di una ricerca che sarebbe diventata centrale per la sua estetica: la riconciliazione tra eredità greco – romana antica e una percezione contemporanea del mondo.

La sua è una riflessione continua e tormentata sulla forma e sostanza delle cose, sull’arbitrarietà della percezione ordinaria. Il monologo interiore di Clemente è imbevuto di continui riferimenti alla filosofia antica, alla simbologia, alle mitologia ma anche alla pratica religiosa, e si esprime figurativamente con immagini arcane, forme ambivalenti, autoritratti deformati.

Varia è anche la sperimentazione tecnica – stilistica che va dall’olio all’acquerello, dall’affresco, al mosaico.

Come arrivare:
Dall'aeroporto di Capodichino
In taxi: circa 10/15 minuti.
In autobus: Bus 3S, partenza ogni 15 minuti, scendere alla Stazione Centrale (Piazza Garibaldi)
In AliBus: partenza ogni 30 minuti, scendere alla Stazione Centrale [Piazza Garibaldi],
da qui prendere la metropolitana Linea 2, scendere alla fermata Cavour e poi a piedi per circa 300 mt
dalla stazione centrale
In metropolitana: linea 2 fino alla fermata Cavour, poi a piedi per circa 300 mt.



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