Museo Ferroviario della Puglia

Il Museo Ferroviario della Puglia custodisce la Storia dello sviluppo delle ferrovie sul territorio regionale.

I musei dei trasporti, e ferroviari in particolare, sono diffusi e apprezzati in tutto il mondo, ma costituiscono una rarità in Italia, in particolare nel Meridione (dove esiste solo il Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa, presso Napoli).

L'ubicazione a Lecce di un Museo Ferroviario assume particolare significato per la presenza della più estesa rete ferroviaria concessa d'Italia (le Ferrovie del Sud Est), ricca di notevoli peculiarità testimoniabili con la conservazione di vecchi rotabili ancora esistenti e adatta a un nuovo uso turistico e didattico per cui il museo potrà essere valido punto di riferimento.

La sede individuata per il Museo è stata fin dal primo momento la ex Squadra Rialzo di Lecce, situata in Stazione sul lato opposto al fabbricato viaggiatori e costituita da due strutture affiancate, con accesso da Via Giuseppe Codacci Pisanelli e con binari ancora raccordati alla rete FS (poi RFI).

Il primo edificio, databile agli anni trenta, in muratura e cemento armato, in ottimo stato di conservazione, ospita due binari e alcuni locali attigui, che potrebbero ospitare il materiale espositivo, la biblioteca con il centro di documentazione e i servizi.

La seconda struttura, più recente, è un capannone a intelaiatura metallica che copre altri tre binari.

Museo Ferroviario della Puglia

I binari, coperti per una lunghezza complessiva di circa 250 metri, sono accessibili direttamente dalla radice sud della stazione e consentirebbero di ospitare un buon numero di rotabili storici, in condizioni ideali per la loro conservazione e visita.

Nei capannoni rotabili, sono esposti 31 rotabili tra locomotive, carri e carrozze, più 5 mezzi di servizio: dalle anziane locomotive a vapore del 1911 ai locomotri elettrici da treno e da manovra (1932, 1966), alla trazione diese rappresentata da vari tipi di loco-trattori da manovra (1932, 1956). E poi carrozze passeggeri costruite negli anni '30 e convertite in treno-ospedale nel corso del secondo conflitto mondiale. E ancora il convoglio d'epoca "Salento Express" costituito da un locomotore del 1959, due carrozze e un bagagliaio. Mentre sui binari all'esterno dei capannoni sostano altri rotabili: una carrozza cellulare della FS (1954) per il trasporto dei detenuti; il treno dell'acqua con i carri cisterna; sei carri merci di vario tipo; quattro mezzi di servizio di varie epoche: un quadriciclo a pedali (1920), una jeep su rotaia Fse (1948), due draisine FS (1959, 1965).



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