Vini, spumanti e liquori

I vini

Il Barolo, vino D.O.C.G. , Re dei vini e vino dei Re, di notorietà internazionale è prodotto in undici comuni della zona di Barolo (Cuneo). Deve avere un invecchiamento obbligatorio di 3 anni dei quali due in botti di rovere, gradazione alcoolica minima 13°.
Il Barbaresco (D.O.C.G.) si produce in quattro comuni della zona di Alba, Barbaresco, Neive, Treiso. Deve avere un invecchiamento di due anni, uno dei quali in botti di rovere o castagno, gradazione alcoolica minima 12,5°. Il periodo ottimale per la degustazione di questi vini si colloca fra il quinto e il decimo anno di età. Sono ideali per carni rosse e in particolare per selvaggina.
Il Barbera nelle sue presentazioni normali (con gradazione alcoolica di 11,5°), superiore (con gradazione alcoolica 12,5°) e amabile frizzante, è il vino di maggior diffusione in Piemonte. Il nome Barbera deriverebbe da berbexina (documenti del 1200) poi barberisina e infine Barbera.
Il Grignolino, altro noto vino piemontese, deriverebbe il suo nome da grignola che in dialetto monferrino significa vinacciolo di cui quest'uva è particolarmente ricca.
Il Cortese, vino bianco secco, prodotto nell'alessandrino e nell'astigiano, ha sapore asciutto, fresco, è poco alcoolico (circa 11°), ed è un ottimo vino da pesce.

Gli spumanti

In Piemonte si producono molti spumanti di qualità secchi (brut) e dolci con sistemi di lavorazione che si suddividono in:

  • Metodo Classico Champenois. E' il più antico sistema di spumantizzazione e consiste in una lentissima fermentazione in bottiglia e in un lungo invecchiamento (da due a tre anni) del vino, ormai spumante, in presenza di lieviti (è il metodo classico per i Brut).
  • Metodo Charmat. La differenza dal metodo Champenois consiste nel fatto che la presa di spuma è fatta (anzichè dalla bottiglia) in grandi recipienti (autoclavi). La metodologia Charmat è considerata la più ada tta per l'Asti Spumante (D.O.C.).

L'Asti, è il più tipico degli spumanti dolci, anzi è considerato il Re italiano dei brindisi; è prodotto con uve Moscato bianche ambrate, a differenza dello Champagne che deriva da uve nere.
La storia di questo vino bianco, poi spumantizzato, risale al 1500; quattro secoli di spumantizzazione, 130 anni dalla prima spumantizzazione da parte di Carlo Gancia a Canelli, oltre cinquant'anni dalla costituzione del consorzio di tutela e infine il meritato riconoscimento D.O.C. Le colline di Canelli, nell'astigiano, sono tutt'ora il cuore dell'area produttiva delle uve moscato d'Asti. Il segreto dell'Asti spumante sta nel mantenere fragrante e intatto l'aroma originale dell'uva in un equilibrio di intensità dove la sensazione del dolce si attenua con la giusta freschezza, condizionate ambedue da contenuta alcoolicità ed e saltate dallo sviluppo della spuma che vivacizza e vivifica il vino.
Oltre metà della produzione totale di spumante italiano avviene in Piemonte e l'80% viene esportata in tutto il mondo.
Il Piemonte vanta le più grandi industrie vinicole d'Italia fra le quali spiccano: Martini & Rossi, Cinzano, Gancia, Barbero, Riccadonna, Bosca e molte altre.

I liquori e i digestivi

Il Vermouth di Torino è conosciuto in tutto il mondo. Il vermouth fu inventato a Torino nel 1786 da Antonio Benedetto Carpano e fu reso conosciuto a livello internazionale dalla Martini & Rossi,.
Il Vermouth è composto principalmente da vino bianco (in origine della collina torinese) con estratti ed infusioni di circa 30 erbe aromatizzate, spezie, radici, (artemisia, achillea, genziana delle Alpi, cannella, china calissaja, rabarbaro e altre).
Il Barolo chinato è ottenuto con l'aggiunta principale di china calissaja.



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