L'Africa delle meraviglie

Questo evento si è tenuto nel passato

Arti africane nelle Collezioni italiane

Le sale del Sottoporticato di Palazzo Ducale, un tempo magazzino di derrate alimentari, ospitano maschere e feticci, in un contesto architettonico che oggi ci appare più simile a una cattedrale che a un deposito. E’ così che nella grande prima sala a tre navate, tra austeri pilastri medioevali di pietra scura, trovano posto le sculture africane, presentate in modo tale da valorizzarne la dimensione estetica, assumendo l’occhio e lo sguardo del collezionista d’arte.

Guardare all’Africa attraverso l’arte non è la stessa cosa che guardarla attraverso la lente delle carestie, delle guerre tribali e delle emergenze umanitarie: vi emerge tutta una ricchezza culturale e umana che nelle condizioni estreme, deculturalizzate e deumanizzate dei campi profughi (quel che dell’Africa appare di solito in TV) non è dato vedere. Non è detto però che si tratti di uno sguardo meno intriso di pregiudizi: se quel che si cerca è un piacere estetico, si tende a rimuovere tutto quello, che di brutto e di male o più semplicemente di fastidioso, lo può sporcare.

La meraviglia è un'emozione potente che oscura e rivela ….

Accade così che nei “feticci” i nostri desideri e le nostre paure si mescolino all’ambivalenza che attribuiscono loro anche gli africani. O che nelle maschere che coprono il volto e nascondono il corpo si rivelino forze e presenze che ci appaiono estranee e che tuttavia in qualche modo ci riguardano e coinvolgono.

Si ritrova una comune umanità ma s'inciampa anche nel rischio di malintesi culturali, in un gioco di specchi fra Africa e Occidente che talora diviene chiaramente visibile in certi oggetti, come è il caso delle grandi bandiere multicolori a motivi figurativi dei Fanti del Ghana in cui i riferimenti al vessillo inglese sono liberamente assemblati smontandone e rimontandone le parti e ritraendo scene di vita radicate nelle vicende locali, in un intreccio indissolubile di tradizioni africane e storia coloniale.
La mostra parte da noi, da casa, dal fatto che queste opere africane stanno in Italia per poi cercare di avvicinarsi all’Africa, anche gettando uno sguardo ai modi in cui nell’Africa di oggi gli oggetti vengono collezionati, raccolti e conservati, in tante situazioni diverse, che vanno dal santuario famigliare al tesoro reale.

Come arrivare:
In treno
Il Palazzo è situato nel centro della città ed è facilmente raggiugibile dalle stazioni ferroviarie di Genova Porta Principe e Genova Brignole.
Con i mezzi pubblici dell’AMT fermata in Piazza De Ferrari, oppure a piedi (10 minuti circa da Brignole, 15 minuti circa da Principe), oppure la Metropolitana con fermata De Ferrari
www.genovametro.com, www.metrogenova.com
Dalla zona Porto Antico (EXPO) e Acquario, passando per Via S.Lorenzo, si raggiunge Palazzo Ducale in pochi minuti.

In automobile
Arrivando da nord e da ponente l'uscita autostradale è quella di Genova Ovest, proseguire sulla Sopraelevata e imboccare la seconda uscita Centro città - P.zza Corvetto
Da levante l’uscita autostradale è quella di Genova Est, proseguire in direzione della stazione ferroviaria di Brignole girare per il centro, Via D'Aste e poi Piazza Dante (Via D’Annunzio).
La situazione in tempo reale dei parcheggi a pagamanento limitrofi a Palazzo Ducale è disponibile sul sito MobilityPoint del Comune di Genova, www.mobilitypoint.it, zona "Centro"



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