Luoghi, protagonisti e forme dello sport in Abruzzo. La memoria narrata

Questo evento si è tenuto nel passato

La Soprintendenza prosegue la sua attività di promozione sulla tematica dello sport iniziata lo scorso anno ed incentrata sulla famosa gara auomobilistica "Coppa Acerbo". 
Viene presentata al pubblico abruzzese appassionto di sport, ma anche di storia locale, il risultato di un lungo ed articolato lavoro di ricerca durato circa tre anni durante il quale sono stati individuati, censiti e studiati circa 100 archivi privati oltre a quelli degli enti pubblici.

Anni '30 - Atri. Adunate di giovani italiani.Saranno presentati documenti databili alla fine del XV secolo fino ai nostri giorni secondo un percorso cronologico che ricostruisce, attraverso tappe significative, l'affermarsi, diffondersi e consolidarsi, in Abruzzo, della pratica sportiva. Dai Palii rinascimentali allo sport inteso come pratica aristocratica o comunque d'elite, fino all'attestazione dello sport di massa. 
Fondamentale in questo senso il periodo fascista i cui richiami ideologici all'azione, all'eroismo, alla giovinezza trovano immediato riscontro nell'affermazione della pratica ginnica che doveva forgiare l'uomo nuovo, l'atleta-milite vigoroso nel braccio e nella mente.

La documentazione considerata rimanda l'immagine di un Abruzzo meno marginale di quanto si tende generalmente a credere non solo dal punto di vista della capacità di organizzare eventi di rilievo nazionale: dalla Coppa Acerbo, al Trofeo Matteotti, alla Coppa Interamnia di pallamano ma anche per la presenza di atleti e compagini sportive di tutto riguardoquali, a titolo esemplificativo, l'olimpionica Ondina Valla e la squadra campione d'Italia dell'Aquila Rugby

Come arrivare:
Mezzi pubblici
- dalla Staz. Centrale: Linea Urbana n.1 e n.2



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