Il patrimonio recuperato. Due vasi del pittore di Amykos e la produzione figurata del Metapontino

Questo evento si è tenuto nel passato

La restituzione alla Basilicata di due straordinari vasi (nestorides) provenienti dal Museum of Fine Arts di Boston offre l’occasione per alcune riflessioni di carattere generale sulla più antica produzione di ceramica a figure rosse dell’Italia meridionale, in particolare del Metapontino, sui risultati delle recenti ricerche archeologiche e sulle condizioni attuali del patrimonio archeologico regionale.

Il materiale rientrato in Italia è stato trafugato in anni passati da un contesto archeologico della regione, molto probabilmente da uno o più complessi funerari scavati in maniera clandestina.

?L’esposizione proposta nel Museo Archeologico Nazionale ‘Dinu Adamesteanu’ di  Potenza segue quelle già organizzate nelle sale del Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo a Roma, a Ferrara, a Torino e a Napoli.

I due vasi sono attribuiti al Pittore di Amykos, uno dei più importanti e prolifici  ceramografi italioti della prima generazione. La sua attività si sviluppa principalmente a  Metaponto nel corso della seconda metà del V secolo a.C., momento in cui inizia in molte  città della Magna Grecia una specifica produzione vascolare nella tecnica a figure rosse che sostituisce sui mercati meridionali, specialmente dei centri italici, l’importazione dei  coevi manufatti ateniesi.

Come arrivare:
Centro storico. Scale mobili - mezzi pubblici



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