NaturArte Cultura

Questo evento si è tenuto nel passato

ore 15:30 Scoprire le antichità della città di Lagonegro, tra arte, storia e cultura, percorso guidato a cura dell’Associazione culturale A Castagna Ra Critica con l’esposizione della tela raffigurante i Santi Domenico e Francesco attribuita al Mattia Preti (Palazzo Corrado) e la visita all’affresco rupestre medioevale di San Michele Arcangelo

Il percorso parte dalla piazza delle quattro chiese, ovvero Piazza Grande, dove all'interno della chiesa della SS Trinità si trova la singolare reliquia della spina della corona di Gesù giunta a Lagonegro grazie a monsignor Falabella, oltre che opere di grande pregio artistico che portano la firma di artisti del 600 come Colombo. Da qui ci si inoltra nel centro storico tra vicoli , viuzze e scalinate lungo le quali si scoprono fontane medioevali e palazzi nobiliari . Racconti di miti e leggende renderanno il percorso molto più suggestivo, il religioso si fonde con simbolismi e richiami alla massoneria. Tra i tesori del paese si potranno ammirare anche le numerose opere d'arte di artisti lagonegresi come il Cascini. Si arriva fino alla particolarissima chiesa del Purgatorio per poi inoltrarsi nel Borgo medioevale e raggiungere i resti dell'antico castello , dal cui posto panoramico si scorge la vetta del monte Sirino e uno dei primi ponti ferroviari d'Europa in cemento armato , oggi in disuso.

Artigianando: esposizione delle rarità artigianali del Monte Sirino nei Portali dei Palazzi storici di Lagonegro

ore 17:30 Tavola Rotonda: La cucina di Antonio Camuria alla Corte dei Carafa, Palazzo Corrado

ore 18:30 Le ricette dell’antichità nelle taverne del Monte Sirino. Tra i sapori del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano

Danzando a piedi scalzi per le vie del borgo di Lagonegro, animazione dell’Associazione culturale Gruppo Folk del Sirino

0re 21:00 Sofisticando in musica

GIACOMO AULA Piano Solo

Concerto per Pianoforte Solo

Pianista, compositore e polistrumentista, Giacomo Aula appartiene alla scena di Berlino da oltre quindici anni. Si è esibito dalla Russia al Portogallo, dalla Spagna alla Svezia, Danimarca, Estonia e Turchia oltre che negli Stati Uniti. Qui la prima volta a New York nel 2000 da Philip Glass sulla Broadway per il suo terzo album, The Looking Glass Session; quindi come solista del Douglas Little Quartet nel 2003 e la terza nel 2005 come unico europeo mai incluso nel volume 3 della prestigiosa serie Trios di Gordon Johnson. Agli studi musicali con Maria Martino, Franco D'Andrea, Stefano Battaglia, Gianluigi Trovesi e Bruno Tommaso, presso i conservatorî Gesualdo Da Venosa, Duni e Fondazione Siena Jazz ha affiancato una laurea in ingegneria elettronica al Politecnico di Torino. In trio, duo o piano solo ha tenuto concerti sui maggiori palchi in combinazione con solisti eccelsi: Jiggs Whigham, Judy Niemack, Nils Wülker, Lee Konitz, Ada Montellanico, Claudio Fasoli, Eric Kamau Gravatt, Francesco Bearzatti, Eliot Zigmund, Ernie Watts, Larry Schneider. Giacomo Aula è l'unico pianista italiano ad essere stato invitato come solista da Dieter Kosslick in Berlinale, film festival della città di Berlino.

Musiche di: Duke Ellington, Giacomo Aula, Bud Powell, Billy Strayhorn, Michel Legrand, Enrico Pieranunzi, Michel Petrucciani

Opening act: Libero ArbiTRIO (al basso Massimo De Stephanis, alla batteria Maurizio Brancone e alla chitarra classica Biagio Labanca) Location Palazzo Corrado

Libero ArbiTRIO è un gruppo di musicisti riunitisi di recente: al basso Massimo De Stephanis, alla batteria Maurizio Brancone e alla chitarra classica Biagio Labanca. Il trio propone musiche originali scritte da Biagio Labanca, ispirate dai luoghi del territorio del Lagonegrese in cui è cresciuto, in cui ha sempre cercato le proprie radici e di cui ha cercato di scoprire, nel corso degli anni, l’anima più vera. Alcuni brani mostrano già nel titolo la matrice dei luoghi che li hanno ispirati, è l’esempio di Abbracciati in riva al lago, scritto sule rive del lago Laudemio; oppure del brano My woods, scritto pensando ai “suoi” boschi dell’area del monte Sirino. Nonostante le diverse influenze e contaminazioni, dalla musica brasiliana al flamenco al blues fino al jazz, i brani mantengono inalterata la “freschezza” e la godibilità delle linee melodiche, caratteristica tipica della musica di matrice popolare nell’area del Mediterraneo. Le atmosfere create da questa musica sono piuttosto evocative, per cui in altre situazioni le performance del trio sono state accompagnate da letture in prosa o di poesie, da proiezioni di filmati o fotografie, e sono state addirittura effettuate in concomitanza di mostre di opere pittoriche e scultoree.



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