I Borghese e l'Antico

Questo evento si è tenuto nel passato

Decine di statue classiche risalenti all'età aurea (I a.C. - I d.C.) dell'ultima Repubblica e del Primo Impero, dotate di un naturalismo ridotto dai parametri estetici di un classicismo esasperato, tornano in mostra nella Villa dei Borghese dopo circa due secoli, quando vennero acquistate da Napoleone Bonaparte a Camillo Borghese per 13 milioni di franchi di cui ne furono pagati solamente 8 dopo un accordo per la cessione di una proprietà piemontese dove Camillo fec e allevare il suo figlioccio Camillo, futuro Conte di Cavour e protagonista della fase unitaria della penisola italiana.

695 opere comprendenti statue, vasi e bassorilievi che valicarono i confini d'Oltralpe ora rientrano parzialmente in Italia per essere protagoniste di un allestimento filologico curato da Anna Coliva, JeanLuc Martinez e Marina Minozzi, MarieLou Fabrega Dubert, e organizzata dalla Soprintendenza speciale per il Patrimonio artistico di Roma.

Filologica la esposizione, perché solo dopo uno studio approfondito e prolungato per anni si è potuto arrivare a definire una sistemazione fedele delle opere nella loro ubicazione della collazione di un tempo. In mostra il Marcantonio e lo Scipione, l'Ermafrodito dormiente restaurato dal Bernini e quello "stante", il ritratto di Lucio Vero, lo stupendo Vaso Borghese, i rilievi con le Danzatrici e le Sacrificanti, quattro busti colossali, il Marco Aurelio, Diana con la Venere marina e quella Vincitrice.

Orario d'apertura: ogni giorno dal lunedì al mercoledì 9.30-19.30; venerdì e sabato 9.30-23.30; domenica 9.30-20.30.



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