Centocinquanta anni d'unità d'Italia a Modena

Questo evento si è tenuto nel passato

Saranno gli allievi dell'Accademia militare di Modena, a dare il via, il 17 marzo alle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, con la cerimonia dell'alzabandiera in piazza Grande, accompagnati dall'inno nazionale eseguito dalla banda. Il fittissimo programma di iniziative messe a punto dal comitato modenese per il coordinamento delle celebrazioni del 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa dal sindaco, Giorgio Pighi, dal presidente della Provincia, Emilio Sabattini, dal presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, Andrea Landi, dal prefetto, Benedetto Basile, e dal rettore dell'Università di Modena e Reggio Emila, Aldo Tomasi.

In agenda ci sono anche dei video interventi del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (in attesa di conferma) del suo predecessore, Carlo Azeglio Ciampi (il 21 maggio) e una lezione dell'ex presidente del Consiglio, Giuliano Amato (sabato 4 giugno). Inoltre, tutti i cittadini saranno invitati a scoprire i luoghi e i fatti principali del Risorgimento modenese, attraverso un itinerario che va dal monumento a Ciro Menotti fino alla statua di Vittorio Emanuele II in piazza del Risorgimento (l'opuscolo sarà distribuito dalla Prefettura).

Ma ci saranno anche mostre, come quella intitolata "Italianimodenesi" che si terrà al Foro Boario dal 17 marzo al 5 giugno, dei cicli di conferenze ("L'Italia e gli italiani" da marzo a giugno alla Fondazione San Carlo), proiezioni di film, convegni e spettacoli (il programma completo Š sul sito internet www.modena150.it). "Abbiamo fatto tutto questo perchè ci crediamo, e siamo partiti per tempo. Daremo vita a un percorso con un contenuto molto specifico: guardare quello che è accaduto in questi 150 anni", sottolinea il sindaco.

Ma intanto, il rebus dell'apertura dei negozi il 17 marzo continua a spaccare la città. Sulla questione è già intervenuta la Cgil, chiedendo a gran voce la chiusura delle attività commerciali, mentre dal Pdl, il consigliere regionale e comunale, Andrea Leoni, replica che "l'apertura dei negozi del centro storico di Modena, consentita nei giorni festivi e quindi anche il 17 marzo, rappresenta un'opportunità per tutti che dev'essere anche promossa".

Si tratterebbe infatti di dare alle attività commerciali "un'importante boccata di ossigeno". Della stessa opinione sono Confesercenti e Confcommercio, che oggi intervengono sulla querelle con una nota ufficiale in cui dicono chiaro e tondo che a Modena, in quanto città d'arte, i negozi "avranno facoltà di svolgere senza alcuna limitazione la propria attività commerciale". 



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